Geografie dell'istante / Primitiva
di Manfredi Perego

21-22 maggio 2018
Tutti i giorni ore 21.00

Geografie dell'istante nasce dall'esigenza di trasferire in codice la capacità di trasformazione dei corpi quando sono aperti ad un ascolto profondo con l'ambiente. Tale processo crea una pratica corporea che sviluppa la capacità di cogliere l'attimo e farsi attraversare da questo, la velocità con la quale un momento può cambiare la sua portata e diventare esperienza profonda, esperienza che ci attraversa nei modi più diversi.
Il corpo è considerato come una geografia fisica attraversata da attimi che rompono il tempo ordinario, attivando il sistema emotivo percettivo in un quadro senza inizio e senza fine. L’istante è la frazione minima temporale che attiva il tempo dell'anima, della coscienza. Si muove tra le fratture di un tempo ordinato, coglie, scuote, “pizzica” la geografia dell'anima. Solo un breve attimo e avviene una reazione nel corpo che risuona all'interno di una mappa fisico-emotiva che dimora in noi.
Si aprono gli occhi, si respira, si è attraversati da impulsi.
coreografia Manfredi Perego
danza Chiara Montalbani, Silvia Oteri
luci Giovanni Garbo
musiche Paolo Codognola
produzione MP ideograms / TIR Danza
residenze artistiche CSC - Centro della Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Armunia, Tuscania Teatro/Vera Stasi, H(abita)T - Rete di spazi per la danza /Teatro Consorziale di Budrio
Primitiva nasce da una ricerca incentrata su elementi primari che abitano la corporeità: è un viaggio mnemonico all'interno della più antica percezione di sé, quella animalesca e al contempo impulsiva e fragile.
La coreografia è anche utopia, l'utopia di ricollegarsi e riscoprire l'origine di impulsi sconosciuti da noi creati, con tutto il timore che ne consegue nel percepire sottopelle una natura che non sapevamo abitarci, o che, forse, abbiamo solo intuito. Per poter giungere alla parte originaria e autentica, la ricerca richiama una temporalità lontana residente in noi stessi e un collegamento con memorie primarie strettamente connesse con il luogo che ospita il corpo. Un ambiente in continua, ma lenta modifica, generato da un tempo autonomo non controllabile o modificabile dall'uomo.
coreografia / danza Manfredi Perego
luci Giovanni Garbo
musiche Paolo Codognola
produzione TIR Danza in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
in collaborazione con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico CZD, Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti, MP.ideograms, ResiDance XL
Artista Associato presso il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/CZD